Jean Genet

Jean Genet Il trionfo di questo atteggiamento è l'autobiografia romanzata del ''Diario del ladro'' (1949), in cui Genet racconta la storia di un sé stesso ladro, omosessuale e "marginale" mentre vagabonda lungo l'Europa degli anni trenta.

Il carcere, la vita di strada, l'attrazione per marinai e "guappi" dei bassifondi sono una costante della sua opera. Con ''Querelle de Brest'' (1947), poi portato sullo schermo da Fassbinder (''Querelle de Brest'', 1982), Genet ha fissato per sempre il mito omoerotico del marinaio. Nei suoi romanzi e nei drammi bene e male si intrecciano e si completano e l'erotismo, filtrato da un desiderio mai nascosto, si esprime in personaggi ambigui, violenti e a volte corrotti: "''Anche se non son sempre belli, gli uomini votati al male possiedono le virtù virili"''. da Wikipedia
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    di Genet, Jean 1910-1986
    Pubblicazione 1983
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